Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA)

Sara M. Maestroni


COSA SONO I DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE?

Il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM) arrivato alla sua quinta edizione, definisce i disturbi del comportamento alimentare come: “…caratterizzati da un persistente disturbo dell’alimentazione o di comportamenti collegati con l’alimentazione che determinano un alterato consumo o assorbimento di cibo e che danneggiano significativamente la salute fisica o il funzionamento psicosociale”. Se ne riconoscono varie tipologie fra cui, le più conosciute sono l’anoressia nervosa o la bulimia, caratterizzate da una diversa modalità di rapportarsi al cibo, rifiutandolo nel primo caso, abusandone nel secondo. 


QUANDO DIVENTA UN PROBLEMA?

Si riscontra generalmente un cambio significativo dell’umore, accompagnato da un’importante modificazione del peso (come aumento o calo) e da un cambiamento nelle modalità di consumo del cibo stesso. Non meno importante, un altro campanello di allarme riguarda il livello di compromissione della vita quotidiana: capita spesso che l’impulso a mangiare o a digiunare sia talmente forte da rinunciare alle proprie attività quotidiane, arrivando fino alla scarsa resa nello studio o nel lavoro, segnali questi che indicano livelli importanti di compromissione e gravità!


COSA FARE IN QUESTI CASI?

Soffrire di questa problematica, o avere un familiare che ha questi comportamenti, può suscitare reazioni differenti: molta paura, che può paralizzare, o rifiuto, pensando che sia questione “di volontà” o di “pigrizia”. Quello che l’esperienza e gli studi ci dicono su questa tipologia di disturbi è che si tratta di un segnale di disagio più profondo, di natura psicologica. Si sa anche di più: spesso si tratta di un disagio che coinvolge l’intero nucleo familiare di appartenenza. La cosa migliore, quindi, è coinvolgere una figura medica e lo psicologo: le competenze dei due professionisti, integrandosi, riescono a farsi carico e prendersi cura della persona sofferente.


COME CE NE OCCUPIAMO NEL NOSTRO STUDIO?

La persona che principalmente se ne occupa, Sara M. Maestroni, utilizza un approccio integrato, grazie alla propria formazione (qui per approfondire) sia individuale sia sistemica, che quindi garantisce un’attenzione al singolo e contemporaneamente al sistema familiare e sociale in cui è inserito. Non lavora mai “in solitaria”. E’ sempre importante lavorare in équipe con una figura medica / nutrizionale, che possa monitorare la parte clinica e della salute fisica, che è spesso compromessa, accompagnata anche da altri professionisti all’interno dello Studio che possono venire coinvolti se necessario.

Se la gravità della situazione lo richiede, inoltre, si collabora con le strutture ospedaliere del territorio per un eventuale ricovero o percorso di day-hospital. Lavorare in équipe vuol dire anche coinvolgere i membri della famiglia disponibili a dare una mano in questo processo che è, soprattutto, di trasformazione e comprensione del disagio: si tratta di un vero e proprio percorso trasformativo, che dà senso alla sofferenza e al disagio delle persone coinvolte.